- SPECIALE SWITCH OFF PIEMONTE OVEST -
Autore Messaggio Discussione postata il 13/10/2009 @ 12:11
Titolo : - SPECIALE SWITCH OFF PIEMONTE OVEST -
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- SPECIALE SWITCH OFF PIEMONTE OVEST -
Ad una settimana circa dalla fine della "fase ufficiale" (le operazioni in realtà continuano e continueranno a lungo) dello switch off del Piemonte Occidentale (Area Tecnica 1, AT 1) iniziamo una breve disamina della situazione.


RAI : la concessionaria   pubblica migliora   decisamente il proprio servizio   dal punto di vista   dei contenuti, tuttavia una criticità piuttosto grave esiste nell'alta frequenza: per la prima volta nella sua storia infatti la diffusione   delle tre reti principali avviene su un canale non protetto (il 22, dove esercisce un potente impianto di MTV dal M. Ronzone, AL) il risultato è che la ricezione in alcune zone di servizio primario dell'impianto RAI - in caso di propagazione - può non essere possibile nell'arco dell' intera giornata. E' una delle conseguenze della decisione di separare l' AT1 dall' AT3 (resto del Piemonte, gran parte della Lombardia e provincia di Piacenza, il cui switch off è previsto entro Giugno 2010 ma che, salvo sorprese,   avverrà prima). Il Multiplex principale viene replicato anche sul Mux 5 (Ch 25)   ma con bassissima qualità video, privo di Televideo, EPG   e non regionalizzato ,essendo dedicato alla tv mobile (Costellazione QPSK, da non confondersi con il DVB H). Aumenta considerevolmente invece la diffusione del tx sul Ch 26 ora all' Eremo che veicola il Mux 3. Sempre ottimi gli storici Ch 30 (Mux 2) e 40 (Mux 4).
Si arriverà alla risoluzione, con i dovuti tempi tecnici , delle problematiche riguardanti i ripetitori installati senza l'autorizzazione delle emittenti nelle vallate: Rai Way ne aveva in realtà regolarizzati in passato collegandoli via satellite e gestendo le smart card necessarie per rimettere in chiaro i programmi criptati , ma molti rimanevano abusivi.
Va da sé che la RAI dovrà lavorare ancora a lungo sull' alta frequenza.

Mediaset: è   il Gruppo che ha avuto meno problemi tecnici , notevole la propria diffusione nelle vallate , non si segnalano criticità significative per il Mux 4 (il principale) nelle aree più popolate.
Naturalmente anche per Cologno il passaggio non è stato indolore: la storica postazione di Montoso (Cn) , a cavallo tra le province di Torino e Cuneo è stata disattivata, ufficialmente perché ormai inutile con il segnale digitale (cosa oggettivamente vera nel 90 % dei casi), ma anche perché gestire una SFN tra le varie postazioni sarebbe stato davvero troppo complicato.
Gli utenti che non ricevono il segnale da Torino - Colle Maddalena del Mux principale sul Ch 49   devono ora orientare le antenne (se necessario)   verso le postazioni   di Corio Canavese (serve anche parte della collina e sottocollina torinese) Moncalieri (la stazione è operativa),   La Morra ed eventualmente su altre più piccole come Rocca Berra e Cumiana. La presenza del Ch 36 dal M. Penice di Rai Tre Piemonte impedirà o renderà difficile la ricezione del Mux 2 (Iris e Boing) in varie zone ancora per qualche mese, non ancora attivo il tx per Moncalieri, altra area estremamente problematica per la ricezione televisiva anche per ragioni interferenziali (Giarolo, Ronzone , M. Penice).   
Capillare ed efficiente ci sembra il Mux 1 (a pagamento) molto efficiente anche se poco capillare D - Free che veicola   
- nonostante la denominazione - l'offerta Premium Gallery sempre pay. Buona la diffusione del Mux 5 dedicato all' Alta Definizione di C5 e I1.      

TIMB : situazione ancora molto precaria per i 3 Mux, l'ipotesi - da prendersi con totale beneficio del dubbio - è che i diffusori torinesi da sempre non particolarmente performanti sia in analogico sia in digitale, non riescano a fare un valido servizio fuori dalle aree urbane. La disattivazione anche per Telecom della postazione di Montoso - a meno che non irradi a bassissima potenza - vera salvezza per molti utenti , complica ulteriormente il quadro. Dove possibile , sintonizzare La 7 sul potentissimo Ch 65 analogico dal M. Giarolo (AL).   

Emittenti locali : molte tv hanno disattivato i propri impianti a La Morra e Moncalieri   poiché non in grado (almeno per ora) di attivare la rete SFN . Quarta Rete , oltre al proprio Mux ufficiale, ha mantenuto due slot   (il secondo è il timeshift) anche sul Mux semiregionale di Quadrifoglio , aumentando la propria zona di diffusione anche nel torinese e cuneese.
Telecupole - con estrema fatica - ha attivato la SFN   seppur solo tra i diffusori di Colle Maddalena e La Morra.   
Al momento sarebbe l'unica tv ad utilizzare la più robusta Costellazione QAM 16, al posto della consueta QAM 64, maggiormente usata perché permette l'inserimento di più canali. Lamentele da parte dell'editore (anche nel corso del telegiornale) per l' assegnazione di un solo Mux (Ch 64), si voleva infatti mantenere lo storico Ch 57 più che altro per alimentare i tanti tx dell'emittente nelle vallate, senza essere costretti a digitalizzare (operazione che può costare come un canale, quando era possibile il trading, in un'area molto popolata) tutta la bassa frequenza. Annunciato un ricorso al TAR.

In generale molti impianti secondari rimarranno spenti a lungo per le tante tv locali (e non solo), non comprendiamo tuttavia perché non si siano consorziate nella gestione dei multiplex: il risparmio di denaro sarebbe stato talmente elevato da giustificare l'operazione.
Ora ci si ritrova (per chi usa la LCN , il sistema che inserisce l'ordine delle emittenti) a contare una quantità spropositata di doppioni , triploni fino all'inverosimile. L' utente più esperto ovviamente si farà delle liste in base ai propri gusti, anche se non sempre la gestione dei canali dei ricevitori (eccetto quelli interattivi) rende facile o possibile l'operazione.   
Non crediamo in questa stategia: in qualsiasi Paese del mondo ci sarebbero state una dozzina di emittenti locali , con una precisa collocazione LCN (per chi vuole usarla)   ben identificabili e soprattutto con molti contenuti.   
Da notare poi che alcune tv locali usano il satellite per veicolare televendite e non per coprire le vallate o eventualmente alimentare i propri impianti terrestri.


In conclusione - obiettivamente - lo switch off è stato deludente:   troppi impianti spenti , troppe reti inefficienti , troppe repliche inutili di emittenti tv con notevole spreco di banda,   assegnazione di un canale non protetto al servizio pubblico e ancora (ma questo era ampiamente prevedibile) troppe interferenze provenienti dall' Area Tecnica 3.   
Con la speranza   che nelle prossime settimane si possano risolvere le problematiche più urgenti , auguriamo un buon lavoro ai tecnici che comunque stanno lavorando duramente nelle postazioni.


Giovanni Gho