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FAI (La propagazione)

I punti dove è più frequente l'e-sporadico

Per approfondire il fenomeno dell'e-sporadico, un interessante articolo scritto da due radioamatori, analizza in particolare la propagazione sui 144 MHz (o 2 metri, dal nome della lunghezza d'onda della banda). Il testo non è dei più facili ma è in italiano e molto interessante: dà indicazioni sulla durata del fenomeno alle varie frequenze e parla del FAI: punti con un forte campo magnetico sopra ai quali, nella ionosfera, si formano spesso delle zone di e-sporadico.

Sul FAI c’è un’ulteriore approfondimento inviato dall’autore.

“Per quanto riguarda il FAI (Field Aligned Irregularities) e' un fenomeno che abbiamo riscontrato durante le trasmissioni radioamatoriali sui 50Mhz e i 144Mhz. Quindi dovrebbe interessare tutte quelle frequenze interessate dai fenomeni ES. Sul sito c'è la spiegazione dell'evento, per quanto riguarda le zone di scatter, ho inserito i locator ovvero un codice che noi radioamatori usiamo per avere le coordinate di un punto. Tradotto, le quattro zone al momento conosciute nell'Europa mediterranea sono: All'altezza delle Bocche di Bonifacio All'altezza di Ginevra (+/- cima del Monte Bianco) All'altezza di Budapest All'altezza di Tirana. Riscontriamo il fenomeno ogni volta che all'altezza di queste quattro zone si e' formato un punto di scatter ES a singolo o multi salto. I segnali FAI in quel punto sono tanto piu' forti e duraturi quanto piu' forte e lungo e' stato l'ES. Infine da segnalare che anche se l'ES e' avvenuto nel primo pomeriggio, il FAI si presenta sempre vicino al tramonto e dura da poco a parecchie ore, a volte fino e oltre la mezzanotte sempre in relazione alla 'qualità' dell'ES della giornata”.